lunedì 23 gennaio 2012

Frost/Nixon: il duello


       Estate 1977: va in scena in quattro round un epico duello tra l’ex-presidente Richard Nixon (Frank Langella) e un giornalista-presenatore di talk show David Frost (Michael Sheen). Ron Howard dirige con maestria questo dramma storico, attraverso una trasposizione cinematografica di una commedia teatrale di Peter Morgan (autore di The Queen) che ha riscosso molto successo a Broadway e a Londra, con protagonisti i due stessi attori presenti nel film.

     Nel ’77 R. Nixon si è ormai ritirato in esilio nella sua splendida dimora in California,  dopo essersi dimesso nel ’74 in seguito al Watergate e alla procedura di impeachment avviata dal Congresso. Bisognoso di soldi e affamato di tornare alla ribalta a livello mondiale, l’ex-presidente accetta la proposta di un giovane e fortunato presentatore-giornalista britannico di nome David Frost che gli propone una serie di interviste sulla propria storia. Frost vuole così passare alla storia come colui che ha messo a nudo Nixon e, dopo molte difficoltà, alla fine ci riuscirà.

    La prima parte del film si concentra sulla descrizione dei due personaggi principali e sulla genesi dell’idea di intervistare Nixon in Tv. Ma la parte più emozionante è la seconda, quando vengono rappresentate le storiche quattro interviste effettuate da Frost a Nixon. Il primo si è “allenato” al match preparandosi con i suoi collaboratori soprattutto sul piano storico; il secondo, attorniato da uno staff ben più numeroso, si è preparato invece sul piano retorico e psicologico (non va dimenticato che Nixon era un avvocato senza scrupoli).

Si arriva così finalmente al primo round, che viene vinto da Nixon, così come il secondo e il terzo: l’ex-presidente è abilissimo a schivare le domande insidiose di Frost tergiversando e tenendo la parola il più a lungo possibile per impedirgli d’intervenire. L’arma segreta però è psicologica: Nixon, prima di ogni registrazione, rende nervoso Frost con osservazioni pungenti. Ma la svolta si ha prima del quarto e decisivo round, quello relativo alla scandalo del Watergate: una telefonata notturna di Nixon che, ubriaco, si confessa al “nemico”. In questo dialogo chiave della storia, Nixon dice che entrambi sono nati in lower class e hanno dovuto lottare e subire per tutta la vita discriminazioni da parte dei membri delle classi agiate. Per questo hanno sempre avuto fame di riscattarsi dalle umiliazioni patite durante la carriera scolastica e l’ultima intervista sarà un battaglia senza esclusione di colpi per l’affermazione personale.

    Nella quarta e ultima intervista, Frost riesce a mettere all’angolo il suo interlocutore che, in un momento di smarrimento, dice: “Il Presidente può fare quello che vuole per il bene della nazione e ciò non è illegale”. Cade così in una contraddizione logica: in una democrazia, cioè in uno stato di diritto, nessuno è al di sopra della legge, quindi Nixon ha confessato involontariamente di aver compiuto degli atti illeciti. Ormai sconfitto, Nixon si assume le sue responsabilità e ammette di aver sbagliato e di aver tradito tutti. Insomma, le interviste condotte da Frost in Tv (realmente avvenute) sono state una specie di processo nei confronti di Nixon, da cui ne esce colpevole. La funzione dei media è essenziale per il funzionamento di una democrazia: giudicare in modo obiettivo e libero l’operato dei governanti.

    Ron Howard dirige benissimo il film, soffermandosi molto sull’aspetto umano della vicenda, attraverso suggestive inquadrature sui volti e sui gesti dei personaggi. Un plauso va a tutti gli attori del cast, soprattutto a Langella e Sheen (che sarà il Bianconiglio nel prossimo film di Tim Burton Alice nel paese delle meraviglie): la loro mimica facciale è perfetta e decisiva per la riuscita del film. Quattro sono state le candidature agli Oscar 2009: miglior regista, miglior attore protagonista (Langella), miglior sceneggiatura  non originale e miglior montaggio. Purtroppo il film non ha ottenuto nessuna statuetta.

VOTO: 

(già pubblicato il 15/03/2009 su Mondoattuale)


Nessun commento: