sabato 28 gennaio 2012

Up: un capolavoro tra le nuvole

 Vero capolavoro dello scorso anno, assieme al bellissimo Gran Torino di Clint Eastwood, Up è l’ennesimo film ben riuscito della Pixar (decimo lungometraggio frutto del sodalizio con la Walt Disney), vincitore nella categoria “miglior film d’animazione” negli ultimi Accademy Awards. Una storia semplice narrata con rara capacità poetica, utilizzando immagini suggestive, primi piani commoventi, panorami straordinari (ispirati a scenari realmente esistenti in Venezuela) e accompagnando il tutto con una superba colonna sonora di Michael Giacchino, premiata con una statuetta.

 Il film, scritto e diretto da Pete Docter e Bob Peterson, narra la storia di un anziano uomo (Carò Fredricksen) appassionato di aviazione, che rimane solo dopo la scomparsa della moglie (Ellie). Per non vendere la casa dove ha trascorso la maggior parte della sua vita, decide di spostarla con l’ausilio di migliaia di palloncini (che lui vende) per giungere in un luogo del Sud America tanto desiderato da sua moglie. In un certo senso la casa di Carl è la manifestazione dello spirito di Ellie. Poco prima di intraprendere il viaggio, il protagonista conosce un buffo bambino boyscout di otto anni (Russel), che lo accompagnerà per il resto della storia.

La “strana coppia”, che ricorda molto da vicino quella formata da Walter Matthau e un bambino (Mason  Gamble) nel film Dennis la minaccia  (Nick Castle, 1993) costruirà una solida amicizia nel corso delle peripezie che dovrà affrontare nel corso del viaggio (sempre emblema della crescita interiore e del percorso di formazione). Infatti, nonostante la lampante differenza di età, i due amici non si separeranno mai, uniti dal comune credo nella forza dell’immaginazione. Anche perché in fondo anche l’anziano vedovo è rimasto bambino nel cuore e si rispecchia nel ragazzino che ha incontrato. 

Up è un film stupendo, girato benissimo. Come già detto, le sequenze sono accompagnate da una suggestiva colonna sonora, il cui mean theme non si dimentica facilmente. Essa ha una funzione empatica, in quanto in molte sequenze i dialoghi sono assenti: le inquadrature si soffermano sull’espressione del volto del protagonista e sugli oggetti dal valore affettivo inestimabile, come fotografie e pagine di un vecchi diario di Ellie. Inoltre, la pellicola mescola in modo straordinario ingredienti diversi, passando da momenti commoventi (meravigliose in questo senso sono le sequenze iniziali che mostrano il protagonista passare velocemente da bambino ad anziano assieme a sua moglie conosciuta fin da piccolo) a quelli comici e avventurosi.

In conclusione, Up è un vero e proprio capolavoro dell’animazione, che parla sia ad un pubblico giovane che adulto. Uno spettacolo immaginifico per gli occhi e per le orecchie, di cui non ci si può mai stancare di assistere. Un trionfo di colori e di armonie musicali che creano un connubio splendido, facendo immergere lo spettatore completamente nella storia rappresentata e in un viaggio indimenticabile. Credere nei sogni aiuta a crescere e il Cinema ci invita a non smettere mai di sognare, come il protagonista Carl.

    VOTO: 


(già pubblicato il 16/04/2010 su Mondoattuale)


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