domenica 12 gennaio 2014

Blue Jasmine

Sinossi: Jasmine, una ricca donna di New York, si trasferisce dalla sorella Ginger a San Francisco dopo essere rimasta al verde per l'arresto del marito, astuto truffatore finanziario. Per la prima volta dovrà imparare a vivere senza menzogne e senza lussi, avvicinandosi al mondo della sorella.



Dopo il tour europeo di Woody Allen - tra Londra, Parigi e Roma -, che ha segnato uno dei momenti peggiori della gloriosa carriera del regista statunitense, l'ultima opera Blue Jasmine è sicuramente un punto di svolta, a cominciare dall'ambientazione che torna a coincidere con la madre patria del cineasta.

Tutto il film si regge sulla grandissima interpretazione, da Oscar, di Cate Blanchett nei panni di Jasmine - Jeanette, una donna in preda all'esaurimento nervoso e in balia di psicofarmaci dopo l'arresto e il conseguente suicidio in carcere del marito truffatore (Alec Baldwin), i cui raggiri le hanno permesso di vivere nel lusso più sfrenato a New York.

Woody Allen sonda nei minimi dettagli la psiche della protagonista, utilizzando sia la sceneggiatura, sia la regia. Il montaggio è ricco di flashback e si articola come la mente travagliata di Jasmine, che spesso viene mostrata a parlare da sola mentre rivive momenti del suo passato.

Lo scambio tra la nuova musa di Allen, Cate Blanchett, e il regista è di altissimo livello.

Seppur il film sia drammatico, non mancano momenti di sarcasmo dietro cui si cela il proverbiale pessimismo di Allen verso le persone e una critica feroce della società contemporanea, con riferimenti precisi all'ultima grande crisi finanziaria e alla condotta morale delle classi più agiate, arricchitesi sulle spalle dei ceti più poveri.

Un altro binario su cui viaggia la storia è quello della diversità tra le due sorelle, adottate entrambe dagli stessi coniugi: Jasmine e Ginger (Sally Hawkins). "Un fattore di Dna" dice Ginger nel film, per motivare la sua presunta inferiorità rispetto a Jasmine. Tanto più quest'ultima si nasconde dietro a un muro d'ipocrisia, falsità e presunzione, tanto più Ginger è una donna umile, onesta e consapevole di cosa la vita le può offrire. Ma entrambe le donne sono accomunate dall'infelicità e dall'incapacità di scegliersi l'uomo giusto al proprio fianco.

Il film si chiude con un primo piano sul volto in lacrime di Jasmine, condannata a essere infelice per sempre perché intrappolata in una "seconda pelle" che si è costruita volutamente per distinguersi dalla sorella e conquistare una vita solo apparentemente migliore e più felice.

Blue Jasmine segna quindi finalmente il ritorno di Woody Allen al cinema d'autore di qualità, dopo i diversi incidenti di percorso degli ultimi anni.
  

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