domenica 15 febbraio 2015

Big Eyes

Sinossi: Margaret Ulbrich, in fuga dal marito, si trasferisce con la figlia a San Francisco, ma, nonostante il suo grande talento come pittrice, riesce a guadagnarsi da vivere solo con i ritratti fatti per strada. Conosce così Walter Keane, un pittore di strada che nella vita fa l'agente immobiliare.  Grazie al suo talento per gli affari, i quadri con i bambini dai grandi occhi di Margaret diventeranno molto popolari, ma a un caro prezzo...



Tim Burton cambia decisamente rotta con la sua ultima opera Big Eyes, il film forse meno personale dell'intera sua filmografia, nel senso che si avverte meno il suo stile (non perché non ci sia, ma è in secondo piano rispetto alla storia narrata).

Il regista porta in scena la vita della pittrice Margaret Ulbrich (Amy Adams), l'autrice dei celebri quadri con i bambini dagli occhi abnormi che hanno dato ispirazione anche allo stesso Burton, soprattutto nei film di animazione come La sposa cadavere. A lungo il nome della pittrice viene offuscato da quello del marito, Walter Keane (Cristoph Waltz) che si attribuisce la paternità delle preziose opere frutto del talento della moglie. Una storia destinata a finire in tribunale, dove ne uscirà vincitrice Margaret.

Un film convenzionale insomma, senza voli pindarici o fughe verso mondi fantastici o paralleli, se non per alcune sequenze in cui la protagonista crede di essere circondata da persone con gli occhi giganti.

Si tratta del primo, vero biopic diretto da Burton. Infatti non si può parlare di un vero film biografico per quanto riguarda Ed Wood: seppur ispirato alla vita del regista "peggiore della storia" del cinema Edward D. Wood Jr., interpretato da Johnny Depp, l'opera è fortemente "burtoniana " e si allontana dalla realtà della vicenda narrata.

Invece, con Big Eyes il regista debutta nel raccontare una storia vera; non più favole, quindi, come accadeva in Big Fish. Il film è luminoso ed è visivamente pop. Scorre via piacevolmente, grazie anche alla buona prova da parte dei due attori protagonisti, Amy Adams e Cristoph Waltz. Da sottolineare anche la colonna sonora firmata ancora una volta dall'amico di mille avventure (cinematograficamente parlando) Danny Elfman.

Un altro particolare: in questo film non sono presenti né l'attore feticcio Johnny Depp, né Helena Bonham Carter, da cui i Burton si è separato nel 2014. Sorge spontaneo chiedersi se il film sia anche un modo per parlare del rapporto con la ex compagna, resa celebre anche grazie alle parti interpretate nei film di Burton.

In conclusione, sembra chiaro che il maestro del gotico e del freak stia cercando nuove rotte. A mio avviso, il primo tentativo è stato sicuramente positivo.


VOTO: