A parte approfondire bene la complessa relazione tra Napoleone e Josephine, il film non riesce mai a dare sostanza a una forma che in certi momenti rasenta il sublime, come nella scena dell’incoronazione, in cui lo spettatore si sente catapultato nel celebre dipinto di Louis David. Ma non basta la cornice per fare un quadro.
Un film cupo, a cominciare dalla fotografia, che ritrae un Napoleone “parassita” e sanguinario, in coerenza con l’immagine trasmessa dai vincitori del periodo napoleonico e dai loro storici: i britannici, che non erano meno sanguinari e manco portatori di valori rivoluzionari come i francesi ma difensori dell’ancieme regime e parlavano di Bonaparte come di un orco.
Ha senso un film su Napoleone fatto così?
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