Senza ombra di dubbio il film vincitore di questa edizione è stato il coraggioso “Anime nere” di Francesco Munzi, che si è aggiudicato ben nove premi in tutte le categorie principali, tra cui miglior film, miglior regista e miglior colonna sonora.
Si è piazzato invece al secondo posto per numero di statuette conquistate (cinque) “Il giovane favoloso” di Mario Martone, il film sulla vita di Leopardi grazie a cui Elio Germano ha trionfato nella categoria miglior attore protagonista.
Per la categoria miglior attore non protagonista è stato premiato Carlo Buccirosso per la sua interpretazione in “Noi e la Giulia” di Edoardo Leo.
Meritatissimi i riconoscimenti a Margherita Buy (miglior attrice protagonista) e a Giulia Lazzarini (miglior attrice non protagonista) per le loro toccanti interpretazioni in “Mia madre” di Nanni Moretti, che forse ha ricevuto meno premi delle aspettative nonostante dieci nomination. Buy, grazie a questo settimo David, è diventata l’attrice più premiata nella storia di questa manifestazione.
Il David per i migliori effetti speciali è andato a “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores, mentre nella categoria miglior documentario ha trionfato “Belluscone – Una storia siciliana” di Franco Maresco, pellicola incentrata sul rapporto tra Silvio Berlusconi e la Sicilia.
Il premio per miglior regista esordiente è stato conquistato da Edoardo Falcone per “Se Dio vuole”, una commedia brillante in cui si parla di vocazione religiosa.
A Gabriele Muccino, invece, è stato assegnato un David Speciale.
Infine, per quanto riguarda i riconoscimenti esteri, nella categoria miglior film straniero ha vinto l’ottimo “Birdman”del messicano González Iñárritu, mentre “La teoria del tutto” dell’inglese James Marsh ha trionfato come miglior film dell’Unione Europea.
Al di là della premiazione, che come ogni anno porta con sé uno strascico di polemiche e pone numerosi interrogativi sull’effettiva capacità dei David di Donatello di rappresentare e premiare in maniera adeguata il meglio del cinema italiano, questa 59esima edizione sarà ricordata per la presenza come ospite d’onore del grande regista statunitense Quentin Tarantino fortemente influenzato dai film italiani del passato.
Atteso ai David da vent’anni, Tarantino ha ricevuto dalle mani del maestro Ennio Morricone due David: uno per “Pulp Fiction” del 1995 e uno per “Django Unchained” del 2013. Morricone è stato anche protagonista di uno scoop in diretta: ha rivelato che sta lavorando alle musiche del nuovo film di Tarantino “The Hateful Eight”, un western che uscirà negli Stati Uniti a Natale e da noi probabilmente a gennaio.
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