é stato presentato a Berna il programma della 68esima edizione del Festival del film di Locarno che si svolgerà dal 5 al 15 agosto. La kermesse svizzera dedicata al mondo della settima arte si contraddistinguerà anche quest'anno per la ricchezza e l'audacia delle proposte.
Il Festival manterrà la sua formula tradizionale: 8 schermi e la proiezione di quasi 200 titoli tra film in concorso, corti e retrospettive.
Al concorso internazionale parteciperanno 18 film. Tra i più attesi ci sono: "Cosmos" che segna il ritorno dietro alla macchina da presa del regista polacco Andrzej Zulawski, "Right Now, Wrong Then" del sudcoreano Hong Sangsoo, "No Home Movie" della belga Chantal Akerman, "Chevalier" della greca Athina Rachel Tsangari e "The Sky Trembles and the Earth Is Afraid and the Two Eyes Are Not Brothers" dell'inglese Ben Rivers.
A Locarno anche l'Italia sarà ben rappresentata. Il documentarista Pietro Marcello gareggerà al concorso internazionale con la sua nuova pellicola "Bella e perduta", mentre verranno presentati fuori concorso altri tre film italiani: "Genitori" di Alberto Fasulo, "I sogni del lago salato" di Andrea Segre e "Romeo e Giulietta" di Massimo Coppola.
Tra gli ospiti internazionali del Festival figurano, oltre all'attore Edward Norton, l'italiano Marco Bellocchio (autore di "Buongiorno, notte" incentrato sul rapimento di Aldo Moro) e il cineasta newyorkese Michael Cimino (regista di film cult come "Una calibro 20 per lo specialista" e "Il cacciatore"), che verranno entrambi premiati con un Pardo d'onore.
Nella sezione "Piazza Grande", invece, saranno presentati i film che più facilmente potrebbero conquistare il grande pubblico come "Ricki and the Flash" di Jonathan Demme con l'instancabile Meryl Streep, "Trainwreck" di Judd Apatow o "Amnesia" di Barbet Schroeder.
Infine, il programma del Festival prevede anche una retrospettiva dedicata al cineasta Sam Peckinpah (1925 - 1984), considerato uno dei grandi ribelli di Hollywood e autore, discusso, di importanti pellicole come "Il mucchio selvaggio" (1969), giudicato dalla critica uno dei migliori western di sempre , e "Cane di paglia" (1971).
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