Articolo già pubblicato su "ArtinTime" il 21 febbraio 2016.
La 66esima edizione della Berlinale – Festival del cinema di Berlino – non poteva concludersi in modo migliore. L’Orso d’oro è stato assegnato all’unanimità dalla giuria presieduta da Meryl Streep al docufilm Fuocoammare, diretto dall’italiano Gianfranco Rosi.
Quattro anni dopo la vittoria alla Berlinale dei fratelli Taviani con Cesare deve morire il festival tedesco torna a tingersi di tricolore grazie all’opera di Rosi, già vincitore del Leone d’oro alla Mostra di Venezia del 2013 con Sacro GRA, ambientata a Lampedusa e incentrata sul drammatico e attualissimo tema dei migranti del Mediterraneo.
Il cineasta italiano, per immergersi totalmente nella storia da documentare, si è trasferito per più di un anno sull’isola siciliana. Il film narra la storia di Samuele, un dodicenne di Lampedusa testimone di uno dei più grandi drammi umanitari dei nostri tempi.
L’Orso d’argento è stato invece assegnato a Death in Sarejevo, del regista bosniaco premio Oscar Danis Tanović: una riflessione sul passato e sul presente dell’Europa dopo un secolo dalla scoppio della Prima guerra mondiale.
La francese Mia Hansen-Løve si è aggiudicata il riconoscimento per la miglior regia grazie al film l’Avenir, dramma al femminile con Isabelle Huppert nel ruolo della protagonista.
Majd Mastoura è il miglior attore grazie alla sua interpretazione in Hedi, film tunisino di Mohamed Ben Attia già premiato come miglior opera prima, mentre Trine Dyrholm ha trionfato nella categoria miglior attrice per la sua performance in The Commune del danese Thomas Vinterberg.
In un’edizione della Berlinale caratterizzata dai grandi temi della politica internazionale e dalle emozioni interiori, la pellicola di ben otto ore A Lullaby to the Sorrowful Mystery del filippino Lav Diaz si è aggiudicata l’Alfred Bauer Award, mentre nella categoria miglior documentario ha vinto Who’s Gonna Love Me Now? diretto da Von Tomer e Barak Heymann.
Articolo già pubblicato su "ArtInTime" il 10 febbraio 2016.
Cresce l’attesa per la 66esima edizione della Berlinale, in programma da domani 11 fino al 21 febbraio, dove si sfideranno in concorso diciotto opere per la conquista dell’Orso d’Oro.
Il Festival Internazionale del Cinema di Berlino verrà aperto dal nuovo attesissimo film dei fratelli Coen, Ave, Cesare!, lavoro fuori concorso che vanta un cast di stelle, tra cui George Clooney e Scarlett Johansson.
Tra i film in gara ci sarà anche l’italiano Fuocoammare di Gianfranco Rosi (Leone d’Oro a Venezia 2013 per Sacro GRA), documentario girato a Lampedusa e dedicato al tema attualissimo dei migranti del Mediterraneo. Anche in giuria ci sarà un po’di tricolore, grazie alla presenza dell’attrice Alba Rohrwacher che affiancherà la presidente di Meryl Streep.
In gara troverà spazio anche A Lullaby to the Sorrowful Mystery, opera del filippino Lav Diaz ambientata durante la rivoluzione delle Filippine contro la dominazione spagnola. Il film passerà senz’altro alla storia per la sua durata: ben otto ore!
Tra i film in concorso da segnalare anche Midnight Special di Jeff Nichols, pellicola a metà strada tra thriller e il genere paranormale.
Difficile trovare un unico filo conduttore del Festival, come ha sottolineato il direttore Dieter Kosslick, anche se molte opere sono incentrate sui temi della ricerca della felicità e delle varie migrazioni in atto nel mondo.
Fuori concorso verrà presentata l’ultima fatica di Spike Lee Chi-Raq, titolo che unisce le parole “Chiacago” e “Iraq” per raccontare la storia di una donna di nome Lysistrata (Teyonah Parris) che protesta contro l’uso delle armi degli afroamericani contro se stessi.
Nella sezione Berlinale Special troverà spazio anche Where to Invade Next, ultimo lavoro del celebre documentarista statunitense Michael Moore (Fahrenheit 9/11) incentrato sul confronto tra il welfare europeo (si parla anche del nostro Paese) e quello a stelle e strisce.
Tra gli esordienti, c’è attesa per il debutto del regista teatrale Michael Grandage con il film Genius: il film parla della storia di Max Perkins, editore che pubblicò le opere di mostri sacri della letteratura statunitense come Scott Fitzgerald, Thomas Wolfe e Hemingway. Presenti nel cast: Colin Firth, Nicole Kidman e Jude Law.