venerdì 22 aprile 2016

David di Donatello 2016: il trionfo di “Jeeg Robot”

Articolo già pubblicato su Artintime il 20 aprile 2016.



David di Donatello 2016
Alla 60esima edizione dei David di Donatello il film “Lo chiamavano Jeeg Robot” dell’esordiente Gabriele Mainetti ha sorpreso tutti, portandosi a casa sette premi così come “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone.

L’opera prima di Mainetti, grande caso dell’anno al botteghino, si è aggiudicata i David nelle categorie miglior regista esordiente, miglior montaggio, miglior produttore e in tutti i premi dedicati agli attori: migliori protagonisti Claudio Santamaria e Ilenia Pastorelli, migliori non protagonisti Luca Marinelli e Antonia Truppo.


Gabriele Mainetti - David di Donatello 2016
Anche il fantasy di Garrone, presentato l’anno scorso a Cannes, ha conquistato sette riconoscimenti, a partire dalla miglior regia. Il film è stato apprezzato soprattutto sul piano tecnico-estetico, vincendo nelle categorie: miglior scenografia, migliori costumi, miglior trucco, miglior acconciatore, migliori effetti digitali e miglior fotografia.

Contro ogni pronostico della vigilia, il premio più prestigioso, quello per miglior film, è stato assegnato alla commedia “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese. Una storia “social”, premiata anche come miglior sceneggiatura, incentrata su una cena tra amici in cui viene proposto per gioco di condividere ogni conversazione prodotta tramite il proprio smartphone.

“Youth – La giovinezza” di Paolo Sorrentino si è aggiudicato solo i David per la miglior canzone e la miglior colonna sonora, mentre “Non essere cattivo” di Claudio Caligari ha vinto nella categoria miglior fonico di presa diretta.


Paolo Genovese - David 2016
Il documentario “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi, vincitore dell’Orso d’oro a Berlino, è sorprendentemente uscito a mani vuote dalla premiazione.

Infine, una nota sulla cerimonia di premiazione trasmessa in esclusiva da Sky Cinema. Un’edizione in netto contrasto con il passato “noioso” targato Rai: è stato un momento di grande televisione, glamour e  pimpante, grazie anche alla conduzione di Alessandro Cattelan e alla potente macchina produttiva messa in campo. Toccanti poi i momenti dedicati alla commemorazione di Ettore Scola, scomparso a gennaio, e l’omaggio al maestro Ennio Moricone fresco di Oscar. L’operazione di rilancio dei David è sicuramente riuscita.

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