Trama
Il simpatico Panda Po, ormai diventato il Guerriero Dragone, deve
proteggere la Valle della Pace, aiutato dai cinque amici Cicloni (Tigre,
Vipera, Scimmia, Gru e Mantide). La nuova minaccia si chiama Lord Shen, un
crudele pavone bianco che vuole conquistare la Cina con un’arma micidiale. Po,
incaricato di fermare Shen, scoprirà poco alla volta le sue vere origini…
Il film diretto da Kevin Macdonald, basato sul celebre romanzo L’Aquila della ix Legione scritto da Rosemary Sutcliff (1954), comincia male, continua peggio e finisce nel peggiore dei modi. Non sto parlando della storia del protagonista Marco Aquila (interpretato da uno Channing Tatum fuori ruolo), ma del film nel suo complesso.
Cominciamo
dalla linea narrativa, che scorre in modo troppo lineare e prevedibile. La
storia si consuma tutta in due viaggi compiuti dal protagonista e dallo schiavo
Esca: uno di andata al di là dei confini dell’impero romano alla ricerca della
verità sulla scomparsa della ix Legione,
nella terra abitata dai Caledoni, una tribù della popolazione dei Pitti;
l’altro di ritorno verso la terra “civilizzata” dai Romani. A parte qualche
flashback onirico, tutta la narrazione si svolge secondo i canoni classici
hollywoodiani, regalando poche sorprese allo spettatore, incluso il finale che
sarà un happy ending.
Ma
i difetti di The Eagle non finiscono qui. Tutta la pellicola si mantiene su un
ritmo molto basso e, per essere etichettato come un film d’azione e in costume,
è davvero paradossale. La colonna sonora non aiuta certo ad alzare l’andatura
del film in quanto ricopre un ruolo del tutto marginale. Possiamo
tranquillamente definirla un “rumore di sottofondo” visto che non dà mai
espressività alle inquadrature che dovrebbe invece sostenere e animare.
Anche
i dialoghi sono pessimi: banali e superficiali non affrontano mai argomenti
filosofici, psicologici o antropologici. Eppure la storia offrirebbe qualche
spunto in proposito, come per esempio l’importanza dell’onore nella società
romana, visto che la leggenda narra che i discendenti dei soldati della Nona
avevano perso il rispetto dei propri concittadini solo per il sospetto di aver
perso l’aquila imperiale.
Anche
la regia lascia molto a desiderare: i movimenti di macchina sono molto
discutibili. Da segnalare anche molte incongruenze storiche e logiche a dir
poco grossolane: come fa un manipolo di reduci romani invecchiati per vent’anni
nei boschi della Scozia a resistere a un’intera tribù di giovani Caledoni?
Perché Marco Aquila ed Esca hanno sempre la barba ben rasata mentre percorrono
decine di kilometri nei boschi delle Highlands per giorni interi? Infine,
nell’ultima sequenza del film la macchina da presa inquadra degli stivali (con
suola in gomma!) indossati dai due personaggi principali. Un errore storico
davvero abnorme se consideriamo che la storia si svolge nel II secolo D.C. e
gli stivali diventeranno di moda solo nel Medioevo!
In
conclusione The Eagle è un film che
delude molto e non regala nessuna emozione allo spettatore. Eppure la celebre
leggenda sulla scomparsa della ix
Legione offriva degli spunti interessanti per costruire una bella sceneggiatura.
C’era davvero bisogno dell’ennesima
pessima “americanata” ambientata all’epoca dell’impero romano?
Nessun commento:
Posta un commento