venerdì 27 gennaio 2012

Elf: un film natalizio


Questa pellicola natalizia diretta da Jon Favreau (Made, Zathura, Iron Man) risale al 2003. Racconta la storia di Buddy (Will Ferrell), un orfano allevato dagli elfi del Polo Nord che lavorano per Babbo Natale. Una volta cresciuto, si rende conto di non essere un elfo e viene a sapere dal suo padre adottivo che quello naturale (James Caan) vive a New York. Buddy decide allora di andare nella Grande Mela a incontrarlo. Qui non solo farà del bene alle persone intorno a lui, passando da una disavventura all’altra, ma conoscerà anche l’amore, incontrando una giovane commessa adorabile (Zooey Deschanel).

Elf è una piacevole commedia natalizia che si ispira ai classici del genere. É allo stesso tempo divertente e commovente, per gli adulti e per i bambini. Il film è sorretto da un’azzeccatissima colonna sonora che comprende un orecchiabile main theme. Ottime anche tutte le altre componenti tecniche: dai costumi alla scenografia, dalle luci agli effetti visivi fino alla regia. Questi ultimi sono stati fatti quasi completamente senza il computer, utilizzando tecniche tradizionali per stendere un velo di nostalgia su questa pellicola natalizia che sembra uscita da un’altra epoca. Per esempio, le animazioni sono state realizzate con la stop-motion: i personaggi creati con  questa tecnica che compaiono all’inizio del flm hanno la voce modificata del regista. É stata utilizzata ampiamente anche la tecnica della “prospettiva forzata” per far sembrare gli elfi più piccoli di Buddy (così come è stato fatto per gli hobbit nel Signore degli anelli).

Ottimo anche il cast: Ferrell fa divertire parecchio con la sua comicità “fisica”; Caan si cala bene nei panni di un padre cinico e dedito solo al lavoro; la ciliegina sulla torta è però una giovanissima e deliziosa Deschanel (qui coi capelli biondi), che interpreta spesso ruoli in cui può cantare (lei lo fa davvero nella vita reale).

Insomma, un film davvero per tutta la famiglia, ben realizzato, da rivedere sempre nel periodo natalizio, come un classico.

VOTO:  


(già pubblicato il 24/12/2009 su Mondoattuale)


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