Articolo già pubblicato su "ArtInTime" il 14 novembre 2015.
Si preannuncia ricchissimo il cartellone del prossimo Torino Film Festival, in programma dal 20 al 28 novembre: 158 lungometraggi, 15 mediometraggi, 32 corti, 50 anteprime mondiali e 20 internazionali, selezionati dalla direttrice Emanuela Martini e il suo staff tra oltre 4mila titoli.
La kermesse, giunta alla sua 33esima edizione, verrà aperta dal film inglese "Suffragette"di Sarah Gravon che narra le vicende del movimento femminista che si batté agli inizi del Novecento per l'uguaglianza di genere e il suffragio universale. Nel cast Carey Mulligan, Helena Bonham Carter e Meryl Streep.
Il Gran Premio Torino andrà a Terence Davies, regista inglese tra i più importanti autori europei emersi negli anni Ottanta, che presenterà il suo nuovo lavoro "Sunset Song" tratto dal classico della letteratura scozzese "Canto del tramonto".
Alla regista italiana Francesca Comencini, già vincitrice nel 2007 con "In Fabbrica", sarà assegnato invece il Premio Cipputi alla carriera.
Nel concorso ufficiale, come sempre incentrato sul cinema "giovane", gareggeranno quattro titoli italiani: "Cose di comunismo" di Elisabetta Sgarbi, storia di tre donne rumene in cerca di lavoro in Italia; "Mia madre fa l’attrice" di Mario Balsamo, film personale in cui il regista descrive il rapporto con sua madre Silvana Stefanini, attrice negli anni Cinquanta; "I racconti dell’orso" di Samuele Sestieri e Olmo Amato, opera prima finanziata con il crowfunding, a metà tra fantasy e sperimentalismo; "Lo scambio" di Salvo Cuccia, thriller psicologico ambientato nella Palermo degli anni Novanta.
Nella sezione "Festa Mobile" si vedranno i titoli più attesi, tra cui: "The Assassin" di Hou Hsiao-hsien (premiato a Cannes), "Under Electric Clouds" di Aleksej German Jr., "Arabian Nights" di Miguel Gomes, "Treasure" di Corneliu Porumboiu e "High Rise" di Ben Wheatley.
In questa sezione verranno presentate anche alcune opere italiane inedite: "La felicità è un sistema complesso" di Gianni Zanasi, con Valerio Mastandrea e Giuseppe Battiston, "Prima che la vita cambi noi" di Felice Pesoli, "Oggi insieme, domani anche" di Antonietta De Lillo e "Antonia" di Ferdinando Cito Filomarino.
Attesissimo il ritorno al TFF del regista nipponico Sion Sono, che presenterà ben tre opere ("Tag", "Shinjuku Swan" e "Love & Peace") all'interno della sezione "After Hours", che comprende anche l'ultimo caleidoscopico lavoro di Guy Maddin " The Forbidden Room".
Tra le numerose sezioni del Festival, da segnalare anche "Onde", dedicata alle opere più sperimentali, tra cui: "Cemetery of Splendour" del thailandese Apichatpong Weeresethakul, "Pompei Eternal Emotion" di Pappi Corsicato e "Faire la parole" di Eugène Green.
Da non perdere nemmeno il concorso "Spazio Torino", dedicato ai corti realizzati da cineasti nati o residenti in Piemonte, e il "TorinoFilmLab", progetto ideato per sostenere i giovani film-maker di tutto il mondo.
Infine, il TFF celebrerà Orson Welles nell'anno del centenario della nascita con il poster ufficiale e la riproposizione di tre suoi grandi lavori: "Quarto potere", "Rapporto confidenziale" e "L'infernale Quinlan".
Nessun commento:
Posta un commento