lunedì 23 gennaio 2012

Yes Man


Vi siete mai chiesti come possa cambiare la vostra vita rispondendo sì a tutto ciò che prima rifiutavate? Ebbene, in estrema sintesi, Yes Man risponde in modo brillante a questo quesito.
 Nonostante sia una commedia con protagonista uno “spumeggiante” Jim Carrey, la nuova opera di Peyton Reed contiene temi esistenziali non banali. Si passa infatti dal polo negativo del dire sempre no, a quello dell’ottimismo senza se e senza ma. Ovviamente, il passaggio da un estremo all’altro avrà ripercussioni “serie” sulla vita di Carl Allen (Jim Carrey), con immancabili situazioni esilaranti.

Carl Allen è un uomo che, temendo le sfide che la vita gli propone (dopo essere stato lasciato dalla fidanzata), rifiuta qualsiasi proposta che gli venga fatta, sia sul lavoro (in banca), sia nella vita privata con gli amici. Per uscire dalla solitudine e dal pessimismo esistenziale, Carl decide di seguire un suo amico ad un incontro con un guru che predica la filosofia del sì. Qui Carl promette solennemente in pubblico che per un anno dirà sempre di sì a tutto. Questa svolta esistenziale porta numerosi frutti positivi: sul lavoro, nel privato, sul piano umano. Soprattutto, Carl riesce finalmente a conoscere e a frequentare una ragazza di nome Allison (Zooey Deschanel), che pratica il jogging scattando foto in corsa e canta in un locale underground di Los Angeles. Si apre così la fase romantica del film. Carl dice sì all’amore, attratto dalla simpatica, sincera e bizzarra Allison, ma non sa nemmeno lui se lo ha fatto per scelta o per non venire meno al voto solenne fatto al guru del sì.
Si giunge allora ad un punto di rottura: a furia di dire sì a tutto, Carl viene sospettato di essere un terrorista dall’FBI e deve giustificarsi spiegando che ha aderito alla terapia del sì. Questo porta alla separazione da Allison che non sa più se il fidanzato l’abbia assecondata sempre per amore o per obbligo. Alla fine, Carl capisce che la virtù sta nel mezzo (come dicevano i latini): per riconquistare il cuore della sua amata, scioglie il giuramente fatto al guru (che in realtà è un furbo predicatore che pensa ad arricchirsi) e decide di scegliere caso per caso se accettare o rifiutare. Il finale è ovviamenre un happy ending.

La coppia Jim Carrey-Zooey Deschanel funziona molto bene; la giovane attrice emergente è brillante e come nel film, anche nella vita reale è una cantante underground di Los Angeles. La commedia di Peyton Reed coglie nel segno ed in un certo senso è originale rispetto ai film dello stesso genere: una volta tanto, si è trovato una giusta via di mezzo tra comicità, romanticismo e temi esistenziali (trattati ovviamente in modo leggero). Si ride, anche molto grazie a Jim Carrey, ma quasi sempre in modo intelligente. Yes Man offre anche diversi spunti di riflessione sulla nostra società: la dissacrazione di falsi guru e inutili filosofie, la bellezza dell’amore sincero e dei sentimenti non convenzionali, i difetti del nostro tempo. In conclusione, mi sembra proprio una bella commedia, migliore di tante altre made in USA che ci hanno invaso negli ultimi anni, spesso contraddistinte da una comicità volgare e becera.

VOTO: 

(già pubblicato l'1/02/2009 su Mondoattuale)

Nessun commento: