sabato 12 gennaio 2013

Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato


Sinossi: Nella Terra di Mezzo, un hobbit chiamato Bilbo Beggins si ritrova improvvisamente coinvolto in una grande avventura per volere dell’amico stregone Gandalf il Grigio. Assieme a tredici nani, Bilbo lascia per la prima volta la Contea per dirigersi verso il regno di Erebor, sottratto ai nani dal drago Smaug. La strana compagnia dovrà fronteggiare mille peripezie, tra scontri con gli orchi, incontri con gli elfi e altre strane creature…



Nove anni dopo Il ritorno del re, l’ultimo episodio della trilogia de Il signore degli anelli, Peter Jackson torna nel fantastico mondo creato da J. R. R. Tolkien per proporre sul grande schermo il primo dei tre film dedicati a Lo Hobbit. Si tratta della storia, o meglio del “viaggio”, di Bilbo Beggins (Martin Freeman), zio di Frodo, compiuto sessant’anni prima rispetto a quello che intraprenderà suo nipote ne Il signore degli anelli. Assieme a tredici simpatici nani e a Gandalf (ancora una volta magistralmente interpretato da Ian McKellen) conoscerà per la prima volta il mondo esterno alla Contea e farà un incontro che cambierà il destino di tutta la Terra di Mezzo: conoscerà Gollum e si impossesserà del suo anello.

Questo primo episodio intitolato Un viaggio inaspettato copre i primi sei capitoli del libro scritto da Tolkien, quindi circa un terzo dell’opera. Il film parte col freno a mano tirato, con un raccordo iniziale creato dagli sceneggiatori per congiungere questo prequel alla precedente trilogia dell’anello. La storia stenta a decollare nella prima mezzora, accasciandosi su ritmi lenti e indugiando in maniera prolissa sulla scena del banchetto in casa Beggins. Il ritmo si alza man mano che la storia procede, raggiungendo l’acme durante gli scontri con gli orchi e i troll. Tuttavia, nonostante il ritmo più veloce della seconda parte del film, la storia non riesce a innalzarsi sopra i canoni di un semplice racconto fantastico – fiabesco, rimanendo lontanissima dai toni epici della trilogia precedente. Se già nel libro originale è evidente un registro diverso rispetto ai tre tomi dedicati a Il signore degli anelli, in questo primo film della nuova trilogia si sono enfatizzati molto gli aspetti umoristici e fiabeschi, rivolgendosi forse di più a un pubblico costituito da famiglie e bambini che agli adulti. L’unica scena davvero simile al realismo e alle atmosfere gotiche del Signore degli Anelli è quella dell’incontro sotterraneo tra Bilbo e Gollum (Andy Serkis), giocato tutto sulla tensione emotiva e sulla tenuta psicologica dei due personaggi che si sfidano in una gara di indovinelli. Questo è l’episodio chiave del film e dell’intera storia della Terra di Mezzo, perché entra per la prima volta in scena l’anello di Sauron.

Il film quindi risulta complessivamente discreto, con una prima parte lenta e molto prolissa, e una seconda parte ricca d’azione e veloce. E’ discutibile la scelta di dedicare addirittura tre film al racconto non lungo de Lo Hobbit (scelta dettata dal marketing si suppone): il rischio è quello di diluire troppo la storia scritta da Tolkien, arricchendola con buffi e banali personaggi fiabeschi (come Radagast, inventato dagli sceneggiatori imitando un po’ i personaggi di Harry Potter) che rischiano di rimarcare ulteriormente le differenze con l’eccezionale trilogia precedente. Il cast “storico” del Signore degli Anelli rimane comunque impareggiabile, nonostante il simpatico contrasto tra l’età effettiva degli attori e quella dei personaggi del racconto originale (dovrebbero essere più giovani rispetto ai film precedenti!): Ian McKellen, Cate Blanchett, Cristopher Lee e Hugo Weaving


VOTO: 



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sono un grande appassionato del genere, nonostante abbia visto tutta la precedente trilogia.
Questo mi sa che aspetterò di vederlo in dvd o in tv... ;-)

Babol ha detto...

Nonostante le atmosfere più fiabesche mi è piaciuto molto, ho amato l'effetto "nostalgia" e la sensazione che il tempo, nella Contea, non fosse passato affatto dagli anni de Il signore degli anelli!

Alessandro G. Fuso ha detto...

@spiderci: Vederlo in sala fa sempre un altro effetto ;)
Grazie per essere passato!

@Babol: ammetto che anch'io ho provato qualcosa del genere all'inizio del film. Possiamo dire che la scelta di utilizzare gli stessi set (possiamo ancora chiamarli così nell'era della CG?) della trilogia precedente e la stessa suggestiva colonna sonora sia stata vincente :)

A presto!